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Ciclabile Martesana: Cosa vedere sul naviglio della Martesana in bicicletta

Ciclabile Martesana: Cosa vedere sul naviglio della Martesana in bicicletta
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Andare in bicicletta in città potrebbe essere ripetitivo ma ci sono alcuni percorsi che sono tutt’altro che noiosi e possono farti pedalare in luoghi che mai avresti pensato di avere proprio a poche pedalate da casa, e questo è il caso della pista ciclabile lungo il naviglio della Martesana. Questa ciclabile, che nel tratto principale collega Milano a Trezzo, ma nella sua interezza arriva fino a Lecco, è un percorso completamente immerso nella natura, tra antiche ville, corsi d’acqua, colonie di conigli, mulini e anche fiumi e ruscelli dove poter fare un bagno in acque pulite e cristalline. Ecco cosa vedere e cosa fare lungo la ciclabile del naviglio della Martesana.

Alla fine di questo articolo potrai trovare tutti gli indirizzi dei luoghi di cui parliamo in questo articolo, salvati in una cartina di Google Maps da tenere sullo smartphone e da usare con comodità tutte le volte che vuoi.

La ciclabile della Martesana da Milano a Trezzo sull’Adda

La ciclabile del Naviglio della Martesana, chiamato con affetto dai milanesi naviglio piccolo, è molto amata e molto frequentata (soprattutto durante il weekend). Appena arriva la primavera è un via vai di biciclette che da qui partono per fare alcuni pezzi di questo percorso, o tutto se si ha a disposizione una giornata.

Il Naviglio che collega Milano con il fiume Adda e (quindi anche il Lago di Como) venne progettato da Leonardo da Vinci per poi essere inaugurato da Ludovico il Moro nel 1496. Il percorso parte dalla Cascina de’ Pomm in via Gioia all’altezza della Martesana e finisce ufficialmente a Trezzo, anche se in realtà da qui si può proseguire con un’altra ciclabile che da Trezzo porta diretti a Lecco. Percorrendo la ciclabile da Milano si incrociano ville storiche, lepri selvatiche, ponti in legno e un antico mulino, ma prima di mettersi in sella, ecco le informazioni utili da sapere.

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Informazioni utili – Ciclabile Martesana

  • Lunghezza tragitto: 38 km da Milano fino a Trezzo sull’Adda
  • Lunghezza tragitto aggiuntivo: 25 km da Trezzo sull’Adda a Lecco
  • Difficoltà: facile con fondo stradale quasi interamente asfaltato
  • Punti Ristoro: in ogni paese attraversato.
  • Metropolitane: La ciclabile della Martesana passa molto vicino alle fermate della linea verde, permettendo quindi di cominciare o terminare il giro in bici anche prima a chi lo volesse. L’ultima fermata vicino la ciclabile della Martesana è Gessate

Cosa si può vedere pedalando lungo il Naviglio Martesana

Anche se lungo la ciclabile del naviglio Martesana ci sono fermate della metro da cui si può cominciare il tragitto, è sempre bello cominciare sin dall’inizio della pista ciclabile, ovvero da via Melchiorre Gioia a Milano. Non caricarti troppo di acqua e cibo perché lungo il tragitto ci sono tante fontanelle dove rifornirsi di acqua e dato che si passa in alcuni centri abitati (Cologno Monzese, Vimodrone, Cernusco sul Naviglio, Cassina dei Pecchi, Bussero, Gorgonzola, Gessate, Inzago e Cassano d’Adda) anche il cibo non mancherà. Ecco però cosa è possibile vedere percorrendo in bici il Naviglio della Martesana.

Un pezzo di NoLo in bicicletta

Il primo pezzo da cui parte il percorso della ciclabile della Martesana è proprio al confine con NoLo, il quartiere emergente di Milano. Comincia dall’inizio del percorso in via Melchiorre Gioia con una bella colazione prima di metterti in sella nel bar della Cassina de ‘Pomm oppure al Tranvai. Se sei un amante particolare della street art o vuoi scoprire i segreti della Martesana in questo primo pezzo, prova ad esplorare la zona che è davvero tra le più interessanti a Milano.

Se vuoi scoprite tutti i segreti e le cose da vedere a NoLo leggi il nostro articolo.

Ville storiche e giardini segreti

Villa Lecchi, Villa Albrighi, Villa de Ponti sono solo alcune delle bellissime ville storiche che si possono incontrare lungo il tragitto. Hanno tutte una storia molto importante da raccontare e spesso si può visitare o vedere il giardino che di solito è il punto forte di queste ville con affaccio sulla Martesana.

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Il proprietario di Villa Lecchi ad esempio era un grandissimo studioso e venne chiamato direttamente da Maria Teresa d’Austria come matematico e idrografo imperiale. Venne poi nominato direttore delle opere di idraulica dei territori papali. I conti Albrighi invece danno il nome alla villa che è visibile vicino l’incrocio con via Adriano.

Colonia di Lepri

All’altezza di Vimodrone, appena fuori dal paese, ti potrà capitare di vedere in lontananza simpatici animaletti saltellare qua e la. Non è un miraggio, sono le lepri della Lombardia che qui in questo parco, lontano dai rumori delle città, hanno trovato il loro habitat.

Casa ponte in Legno di Gorgonzola

Il canale Martesana attraversa il paese di Gorgonzola. Questo è lo scorcio più suggestivo di tutta la ciclabile. Qui sono ancora visibili gli approdi delle imbarcazioni che percorrevano il naviglio, i lavatoi e una casa-ponte in legno. Se decidi di percorre la ciclabile a Settembre assicurati di arrivare in tempo in città per la famosa Sagra del Gorgonzola!

Il “faro” di Inzago

Continuando a pedalare per i campi si arriva ad Inzago qui è possibile intravedere Villa Aitelli e la caratteristica torre ottagonale, chiamata anche il faro. Qui a Inzago ogni estate (in genere la terza settimana di giugno) si svolge un festival anni ’50 che sta diventando sempre più conosciuto. Il Roots Vintage Festival nasce su ispirazione del più famoso Summer Jamboree di Senigallia, e ogni estate richiama tantissimi appassionati e nostalgici dei mitici anni cinquanta.

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Il gelato di una Volta

La gelateria La Volta di Cassano d’Adda appare quasi come un miraggio dopo i tanti chilometri percorsi in bicicletta. I gelati sono artigianali e i gusti cambiano in base alla  stagionalità. Il modo perfetto per riprendersi dopo una lunga pedalata.

Mulino ad acqua di Groppello d’Adda

Groppello è una piccola frazione del comune di Cassano. Capirai di essere arrivato qui quando scorgerai in lontananza il “mulino” (il cui nome corretto è noria o ruota idraulica), chiamato qui “Rudun”. Si dice che la ruota sia stata progettata da Leonardo Da Vinci in persona e la sua funzione era quella di sollevare l’acqua del naviglio per poterla convogliare nel sistema di irrigazione dei campi.

Un bagno nel fiume Adda

Per rinfrescarsi cosa c’è di meglio di un bagno al fiume? Il giro in bicicletta di solito termina spalmati sul prato per rigenerarsi e tornare a Milano o proseguire. Qui, al Parco Pignone, termina la ciclabile Martesana, e l’acqua gelida del fiume (attenzione alla corrente: è davvero fortissima) è una manna, soprattuto se si sceglie di percorrere la ciclabile nei mesi più caldi. Potrai vedere tante persone prendere il sole e fare il bagno durante tutta l’estate.

Il Villaggio operaio di Crespi d’Adda (solo per i più audaci)

Per i più temerari o per chi è abituato a macinare chilometri in bici, il giro continua alla scoperta del Villaggio di Crespi d’Adda. Il Villaggio operaio è una realtà ancora poco conosciuta ma bellissima, tanto da entrare fra i siti protetti dall’UNESCO. Ecco un articolo interamente dedicato al villaggio di Crespi d’Adda con tutto quello da vedere, dove mangiare e dove dormire se ci si vuole rilassare.

I luoghi della ciclabile Martesana su Google Maps

In questa mappa trovi tutti i luoghi presenti in questo post. Puoi salvarli in automatico su Google Maps per poterli avere sempre a portata di mano.

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