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C’è ancora bisogno di gay street nelle città?

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C’è ancora bisogno di gay street nelle città?

Quartieri gay e gay street: c’è ancora bisogno di averli?

Alzi la mano chi non ha mai ricevuto questa domanda: “ma perchè voi gay vi autoghettizate?” Molti colleghi e amici spesso fanno questa domanda: “ha senso un blog rivolto alla comunità gay?”, “Perché non fate tutte le cose che fanno gli altri?” E infine: “perché avete l’esigenza di cercare una gay street o il quartiere gay in ogni città, non è limitante?”

Queste sono solo alcune delle domande alle quali in questo post proviamo a rispondere. Che poi è anche il motivo per cui ha senso questo blog.

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C’è ancora bisogno di quartieri gay?

Intanto partiamo dalla questione più scottante: l’auto-ghettizzazione. Questo aspetto legato ai quartieri gay ha bisogno di essere spiegato nel dettaglio, per questo abbiamo scritto un articolo specifico su questa questione.

Per quanto riguarda invece la questione relativa all’esistenza dei quartieri gay, bisogna spiegare bene che cosa sono e perché c’è stata la necessità di crearli.

I bar, i locali, i pub e le serate gay esistono in tutto il mondo e sono per noi quei posti che vengono definiti safe space, ovvero luoghi sicuri. E per quanto un paese possa essere evoluto dal punto di vista dei diritti e dell’accettazione sociale delle persone e dei diritti LGBTQ+, ancora oggi abbiamo bisogno di questi luoghi.

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Essere gay in molti paesi è molto pericoloso, e nel mondo sono più di 70 le nazioni dove non è possibile vivere apertamente la propria sessualità.

Ma non è solo una questione di reato, perché in molti altri paesi in cui essere gay è “permesso” per legge, la società è comunque molto contraria e potrebbe essere pericoloso uscire allo scoperto, basti pensare alla Russia o alla Polonia. Per questo locali gay o bar gay diventano gli unici posti dove poter andare per poter essere semplicemente e liberamente se stessi.

Si capisce quindi a cosa servono i quartieri gay nei Paesi a rischio per le persone LGBTQ+, ma che senso ha cercare una quartiere gay, per esempio a Milano, sapere quali sono le zone dei locali gay a Berlino o se ci sono spiagge gay in Salento?

Perché abbiamo bisogno di quartieri gay e locali gay

Per rispondere a questa domanda abbiamo individuato 6 importantissimi motivi per cui c’è ancora bisogno di avere quartieri gay e safe space in ogni città.

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Amare ed essere se stessi senza rischiare

Nei quartieri gay se tieni per mano il tuo fidanzato, se baci qualcuno o sei semplicemente te stesso non rischi di essere picchiato e spinto, o anche sentire qualcuno urlare “frocio“, e questa è già un’ottima ragione per cui c’è bisogno dei quartieri gay. Siamo fortemente sostenitori che vivere la propria sessualità apertamente ha più vantaggi che svantaggi, lo facciamo quando viaggiamo e quando siamo a Milano e per questo è importante che sia così per tutti.

Non perdere tempo

Conoscere dove si trovano i quartieri gay in una città ti permette di risparmiare molto tempo. Per esempio, il quartiere gay storico di Berlino è pieno zeppo di locali e bar dove andare, divertirsi e conoscere tantissime persone. Questo ti permetterà di non gironzolare a caso per chilometri, e sapere immediatamente dove ci si diverte.

Un gruppo di amici, ovunque nel mondo

Frequentare una gay street è un po’ come frequentare un gruppone di amici. Anche se sarai da solo, uscire in una gay street ti permetterà di ritrovarti immediatamente tra persone che molto probabilmente la pensano come te, e sarà facilissimo conoscere nuovi amici e nuove conoscenze. Nelle gay street non ci si sente mai soli.

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Conosci persone, non solo per andarci a letto

I bar gay sono un ottimo posto per incontrare persone nuove, sia per scopi di divertimento, ma non solo, anzi! Qui potrai conoscere ogni tipologia di persona, e non per forza a scopo sessuale. Potrai chiacchierare con qualcuno con cui condividere (oltre che una birra) anche idee e opinioni.

Non sentirsi persi

Anche quando arrivi in una città completamente nuova, appena entrerai nel quartiere gay non ti sentirai mai perso. Immediatamente potrai sapere dove esce la comunità LGBTQ+ del posto, dove si trovano i locali, dove ci saranno probabilmente molti ristoranti e dove potrai trovare persone con cui mescolarti.

Evitare lo stronzo di turno

Ultimo ma ovviamente non per importanza: Eviti di beccare lo stronzo di turno. Quando siamo andati a Roma è bastato girare l’angolo della gay street per sentire due uomini dire “Nun passamo de la che ce pijano pe frosci“. Ecco, come loro, in tanti eviteranno di passare e non spargeranno odio. Soprattutto avrai la certezza che gli stronzi di turno nel quartiere gay non ci capiteranno nemmeno per sbaglio.

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